Intervento del presidente "Daawa" alla tavola rotonda "pace e dialogo" a Lamezia - Cz

Lamezia Terme 

26-Mag-2020 


Grazie a tutti e benvenuti Diamo il benvenuto al Presidente Dott. Lafram, ai rappresentanti delle istituzioni e della Chiesa, e un ringraziamento speciale al Sindaco Marasco per aver ospitato per la seconda volta la comunità marocchina e musulmana di Lamezia e Calabria.Lamezia, infatti, grazie alla sua posizione privilegiata e all'apertura culturale solidale dei suoi abitanti con i concittadini, quindi Lamezia può essere una locomotiva per il Sud Italia verso il dialogo interreligioso, la convivenza e la cooperazione internazionale nel bacino del Mediterraneo, cuore pulsante di questo globo grazie al suo abbraccio di civiltà orientali e occidentali e alla coesistenza delle sue etnie e dei suoi popoli.Noi dell'Associazione  Daawa.odv e come rappresentanti dell'unione delle organizzazioni e comunità musulmane in Calabria abbiamo iniziato presto questa attività di. dialogo religioso tra confessioni diverse, e abbiamo accumulato molte esperienze sui temi dell'incontro, della fraternità umana, dell'amicizia islamo-cristiana e ! Pensiamo di aver bussato con forza alla porta, e affermiamo di poter agire da mediatori interculturali e sociali tra diverse componenti delle comunità migranti, società e istituzioni, e tra credenti di tutte le religioni.
Avvertiamo che ci sono ostacoli e problemi che dobbiamo affrontare con coraggio, come l'emarginazione deliberata di immigrati e minoranze, e poi la violazione dei diritti costituzionali in ambito religioso: come i luoghi di culto, il servizio ai malati e ai detenuti, l'assenza di cimiteri, circoncisione rituale, macelli, cibo halal e educazione religiosa, linguistica e per preservare le identità. In generale, sono tutte questioni che rendono difficile trattare con le comunità. D'altra parte, c'è una grande negligenza che ci attende come interfaccia, al fine di mobilitare e inquadrare le comunità per la partecipazione, l'integrazione, affinché si acquisisca fiducia nelle istituzioni, convincerli a lavorare all'interno del quadro legale, rispettare i patti e le carte nazionali e lavorare per l'interesse pubblico e il bene comune. Un compito duro soprattutto se a noi, come associazioni di volontariato, manca il sostegno materiale e morale e l'incoraggiamento da parte delle autorità interessate ai servizi, come i comuni, regioni, le autorità, lo stato e le fondazioni.Siamo determinati a continuare la lotta e lavorare sodo, con diligenza e prosciugare l'energia intellettuale, fisica, materiale e tempo, perché crediamo negli insegnamenti islamici che richiedono misericordia, altruismo, assistenza e servizio e far bene il bene comune.