Scambio di doni questa mattina nella sede della Curia. Presente anche il sindaco Franz Caruso. Intanto il Comune ha avviato le pratiche per l'individuazione di un'area cimiteriale per i defunti musulmani
Un incontro intenso, improntato al dialogo e alla comunione. Un sole beneaugurante questa mattina ha battezzato la visita della comunità islamica cosentina a monsignor Giovanni Checchinato che ha accolto la delegazione musulmana nella sede della Curia vescovile.«La volontà Divina oltre al legame di umanità, fratellanza e cittadinanza, ci ha voluto unire anche nel digiuno, nella preghiera e nella riflessione sotto la sua misericordia, donandoci immense occasioni per curare e prendersi cura, come la santa Quaresima cristiana e il mese sacro di Ramadan – ha detto l’Imam Ahmed Berraou che è anche presidente regionale Ucoii (Unione comunità islamiche italiane). – Momenti difficili stanno sconvolgendo tutta l’umanità, perciò la nostra fede ci ricorda che il nostro compito è maggiore e comune, il nostro impegno come fratelli e sorelle con le nostre diversità e unicità è quello di collaborare e costruire ponti, dialogo, confronto e azione, per gettare il seme della pace e annaffiare la pianta della fratellanza».
A partecipare all’incontro anche il sindaco della città di Cosenza, Franz Caruso, e il consigliere Francesco Turco che hanno voluto essere testimoni di un incontro pacifico tra culture e religioni diverse che possono convivere in pace e armonia.
Al termine della mattinata, Berraou ha consegnato a monsignor Checchinato un simbolo di grande valore per la comunità islamica: il tappeto della Mecca in cui spicca il ricamo che riproduce la città santa, simbolo di ospitalità e preghiera. Un segno tangibile di amicizia e vicinanza tra musulmani e cristiani. «Siamo a Cosenza da anni, ci incontriamo e dialoghiamo e teniamo incontri e seminari – ha detto Berraou consegnando il dono -. Ringraziamo il sindaco e il rappresentante delle religioni in Comune, per la loro apertura, e per l’inserimento della consulta intercultura come strumento di integrazione e aiuto, e infine per la loro risposta alla comunità musulmana in merito alla fornitura dello spazio assegnato alla comunità musulmana nei cimiteri cittadini». É dei giorni scorsi, infatti, la notizia che il Comune ha fatto il primo passo per la concessione di uno spazio per la sepoltura dei defunti di fede islamica, individuando una zona nella zona cimiteriale di Donnici. Se tutto andrà in porto, lì potrà riposare anche la salma di un piccolo di due anni, tra le vittime della strage di Cutro.