Patto di accoglienza di "Ahmed Berraou".
Ahmed Berraou*
Cosenza, 
Domenica 08/11/2020



Qualche consiglio dal cuore ai nuovi immigrati in Italia:
Fratelli e sorelle voi che avete avuto la fortuna di venire a vivere in Italia, e avete scelto di rimanere in questo grandissimo paese che gode di una lunga storia di civiltà, cultura, arte e  bellezza, vi posso trasmettere il mio parere e consiglio se volete bene all'Italia e agli italiani.
Io credo fortemente che quando uno straniero emigra per vivere in un altro paese deve essere grato della fortuna a lui data, a differenza di milioni di persone che non l'hanno avuta, per ciò la prima cosa che deve fare, è di sentirsi sempre debitore difronte al suo nuovo paese e di rispettare sempre le sue regole, le leggi e costume, deve fare un doppio sforzo per essere un buon cittadino al servizio pubblico, impegnarsi a fare il volontariato, aiutare i deboli, rispettare la gente, fare il suo lavoro con impegno, sincerità e perfezione. Non truffare, non rubare, non falsificare, non prendere mai che non si appartiene, non elemosinare, non sprecare... Insomma non tradire il paese in cui hai firmato un patto di accoglienza quando hai preso i tuoi cari documenti di soggiorno.
Avvolte i risultati si tardano, si perde il lavoro, la casa, la macchina..gli amici ti voltano le spalle, la vita si complica e il vissuto diventa stretto e soffocante, ma nonostante tutto non bisogna mai perdere la pazienza, non cadere mai nell'errore, non prendere mai le vie illegali, non ti metti mai in contatto con i malviventi, l'unica via da prendere è quella di non stancarsi di bussare alle porte, grazie al cielo in Italia abbiamo un terzo settore che funzioni malgrado qualche negatività, lì ti puoi trovare carezze, ascolto, orientamento e accompagnamento, perché il popolo italiano è molto sensibile hanno un cuore vasto come gli oceani, anche se le cose non vanno bene neanche per loro, possono dividere un solo patto di pasta in due o tre porzioni, ti regalano anche un pane duro con un pomodoro o un pezzo di formaggio.
 Io affermo questo perché ho vissuto anch'io momenti molto difficili durante miei 25 anno in Italia, ma io non ho mai rubato, mai truffato mai stato fermato dalla polizia salvo per controlli di routine.
In fine ti consiglio di non stare chiuso, nascosto o ghettizzato ma di confrontarsi, dialogare partecipare con i tuoi amici e conoscenti, non fa niente di essere in disaccordo ma non odiare nessuno, studi, lavora, fai sport, teatro, diventi socio di associazione o partito politico ecc, puoi fare la lotta, reclamare i tuoi diritti pacificamente, organizzare manifestazioni e proteste a norma di legge, non deve avere paura di niente che qui in Italia vige la legge e la cultura del rispetto delle norme e della costituzione.
 In ultimo sii orgoglioso dell'Italia e difendi la sua reputazione nel mondo, quando sei fuori o nel tuo paese d'origine sei un rappresentante quindi comportati bene perché gli altri vedono l'Italia chi rispecchia nei tuoi comportamenti. Caro amico straniero spero che con questi semplici consigli ho provato di trasmetterti la mia esperienza vissuta, e che ho contribuito a darti un minimo di aiuto per la tua nuova vita. 



* Ahmed Berraou: Imam, ministro di culto, mediatore interculturale.
                                  Rappresentante UCOII Calabria, 
               Presidente "DAAWA.ODV"  e  "RESPECT CLUB COSENZA".