Oggi, in Italia, l’Islam è la seconda religione del Paese, con due milioni e mezzo di fedeli, di cui oltre un milione di cittadinanza italiana. Una presenza stabile, permanente e fondamentale.

A tutt'oggi sono 12 le intese approvate con legge, ai sensi dell'art.8 della Costituzione, con le confessioni religiose presenti nel territorio italiano, iniziate nel 1984 con la legge sull'accordo Tavola Valdese, fino all'ultima intesa nel 2015 con l'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai (IBISG). Con circa 2 milioni di presenze musulmane nella penisola, (con i primi arrivi già dagli anni '70), l'Islām resta comunque la seconda religione d'Italia, ma finora non ha mai ricevuto l'intesa come previsto dalla Carta costituzionale. Dopo tutta una serie di fallimenti del dialogo fra le istituzioni italiane e le associazioni islamiche presenti nel territorio, che miravano direttamente ad ottenere la dovuta intesa fra lo Stato e la confessione religiosa dell'Islām, ed è il caso della bocciatura delle varie bozze d'intesa, mai approvate (1992 presentata dall'UCOII), (1994 presentata dall'AMI) e (1996 presentata dalla COREIS), dal 2005, con il ministro degli interni G. Pisanu, sotto il governo Berlusconi (2002-2006), la macchina governativa ha deciso di intrapprendere una diversa strada preliminare e non puntare subito all'Intesa, ma formare un organismo rappresentativo atto a dialogare con il governo per poi arrivare ad una vera e propria intesa. Nel 2005, viene così fondata la Consulta per l'islam italiano (confermata nel 2006 dal ministro G. Amato, ma poi sospesa da R. Maroni), quale organo di carattere consultivo del Ministero dell'Interno formato da alcuni personaggi ritenuti autorevoli rappresentanti del mondo musulmano in Italia. Nel maggio del 2007, intanto, viene redatta, per volontà del ministro Amato, la Carta dei valori della cittadinanza e dell'integrazione, per "riassumere e rendere espliciti i principi fondamentali del nostro ordinamento che regolano la vita collettiva, sia dei cittadini che degli immigrati, cercando di focalizzare i principali problemi legati al tema dell’integrazione". Nel febbraio 2010, viene costituito presso il ministero dell’Interno, con l'allora ministro R. Maroni, un Comitato per l'Islam italiano, quale "organismo consultivo di carattere collegiale con funzioni consultive sui temi dell'immigrazione, con lo scopo di migliorare l’inserimento sociale e l’integrazione delle comunità musulmane nella società italiana". Bisogna andare fino a gennaio 2016, per avere un nuovo Consiglio per le relazioni con l’Islam, con l'allora ministro A. Alfano, che porta alla stipula del "Patto nazionale per un Islam italiano" nel febbraio 2017. Ma di intese ancora nulla.... Questo e altro sarà il tema del convegno scientifico socio-culturale e religioso che si terrà il 15 ottobre al museo del presente di Rende, col patrocinio dell'assessorato "Cultura,ricerca e università" del comune di Rende . intervengono professori e esperti di storia, diritto e teologia dell'Islam.


  • Data:15/10/2020 17:00
  • Posizione Museo del presente, Rende. "Cs" (Mappa)
  • Ulteriori Informazioni:Museo del presente, Rende. "Cs"